Mi presento |
Ciao, io sono Magigum, la ragazzina fatta di gomma americana. Vivo a Cartoonville, la più bella città del mondo dei cartoni animati. In fondo sono una ragazzina come le altre: ho molti amici, vado a scuola, mi piacciono i gelati. Ho anche delle particolarità, però: il mio corpo, infatti, essendo di gomma, può assumere qualsiasi forma e poi ho una naturale predisposizione per la soluzione di casi misteriosi e, a volte, anche per mettermi nei guai...
Chi non ama passare del tempo con la propria nonna? Chi può dire di non volerle bene o di non ricevere affetto da essa? La mia è molto particolare: si chiama Bubblegum e, negli anni settanta, è stata una celebrità, essendo l'unica al mondo ad essere sia gomma americana che caramella. E' un po' bizzarra e ha delle strane manie: non sopporta le formiche dentro casa, i venditori di aspirapolvere che le suonano alla porta e le pieghette di foglio sul quaderno di noi alunni. Nonostante queste piccole manie, però, è una “grande” e sa trovarsi al posto giusto nel momento giusto quando c'è bisogno di lei. Se leggerete il mio “ Magigum e il volo delle emozioni ” in più di una occasione vi stupirà con le sue trovate e vi lascerà a bocca aperta nel grande finale a sorpresa.
Conoscete bene la vostra città? Certo che sì, se ci vivete, se lì avete la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra scuola. La mia città è speciale! Prima di tutto perché è abitata da cartoni animati e, poi, perché tutto è un po' particolare, le forme, i colori, gli odori, i suoni. Cartoonville ha l'asfalto delle strade morbido e di colore arancione, le fontane che ridono e cantano, i negozi che vendono solo cose utili e, soprattutto, le persone che sorridono sempre. Se a qualcuno di voi dovesse capitare di arrivare nella mia città, parrà di sognare: subito qualcuno verrà a chiedervi se avete bisogno di qualcosa, se volete sentire una storiella o una barzelletta, se avete bisogno di mangiare, bere o, semplicemente, di essere ascoltati. Se poi direte che mi conoscete e volete sapere dove abito, tutti faranno a gara per indicarvi la mia casa e per accompagnarvi. Qui, tutti mi amano, da quando ho risolto “ Lo strano caso di Cartoonville ” che ha coinvolto il nostro amato sindaco, Fidelio Codicini, ho lottato contro i farabutti che volevano appropriarsi della mia scuola in “Magigum e il volo delle emozioni ” e ho fatto scoprire ai miei concittadini il valore della diversità e l’importanza dei desideri di ciascuno in “Magigum e il segreto di Belacrì”.
A Cartoonville tutti i ragazzi sono contenti di andare a scuola, il problema, ogni mattina, è solo scoprire dov'è finita. Sì, perché la scuola non è proprio un edificio tradizionale. Al contrario, ha la forma di una grande palla (infatti si chiama Pallascuola) che di notte si muove, rotola e rimbalza, fermandosi ogni volta in un posto diverso. E' proprio il caso di dire che a Cartoonville “la scuola è una palla”, ma non nel significato che di solito si dà a questa colorita espressione. In realtà, da noi la scuola è una cosa molto divertente, a cominciare dal momento dell'entrata. Entrare, infatti, non è una cosa semplice, dato che bisogna indovinare la porta o, meglio, l'apertura giusta. Tra le tante, ce n'è una sola che permette l'accesso, le altre ti si chiudono addosso mentre stai passando, ti masticano un po' e poi ti risputano fuori con un rutto. Certe volte, per entrare, si ha bisogno di cinque o sei tentativi e quando alla fine ci si riesce quasi si è dispiaciuti, perché sentirsi masticati, in fondo, è una bella sensazione ... specie per me che sono fatta di gomma americana.
I miei compagni di classe sono proprio forti! C’è n’è per tutti i gusti: Rino il rinoceronte superforzuto e rissoso, Mouse il topino pauroso, Giaffa la ragazza di famiglia nobile, Felix il gattone con la fissa delle ragazze, Nicodemo il supersecchione e molti altri ancora. La mia amica del cuore si chiama Rosi e con lei passo gran parte dei miei pomeriggi. Ah, dimenticavo, poi c’è Douf, un ragazzo buono, coraggioso, bello e simpatico. Come avrete già immaginato... io ho una cotta per lui. |
di Carlo Scataglini |